Obbligo vaccinale, tutela dei lavoratori che non possono vaccinarsi

Venerdì 23 aprile, con la partecipazione dei giuristi Luca Molinari, Antonio Imbriani e dell’avv. Elena De Iuliis, UIL FPL Verona organizza un approfondimento giuridico del Decreto-legge 44/2021 sull’obbligo della vaccinazione e delle norme connesse. I dati comunicati dalle aziende sanitarie e socio-sanitarie rilevano che la maggioranza degli operatori di questi settori si è volontariamente vaccinato in questi mesi, abbattendo in modo considerevole il propagarsi del virus fra questo personale ed evidenziando il successo della vaccinazione. Con il Decreto-legge 44/2021 la vaccinazione non è più un atto volontario, ma diventa obbligatorio. Chi ha scelto, per professione, di salvaguardare la salute ha l’obbligo morale ed etico di vaccinarsi per impedire la propagazione del virus, ma al contempo, è giusto tutelare coloro che non possono sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute, infatti, è previsto che la vaccinazione può essere evitata o rimandata solo in caso di accertato pericolo per la salute, con determinate condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di famiglia. Nel caso di rifiuto alla vaccinazione, il professionista sarà sospeso dallo svolgimento di prestazioni che implicano contatti interpersonali o comunque che possono contribuire a diffondere il virus e sarà assegnato ad altre mansioni, anche inferiori, con il trattamento economico corrispondente alle mansioni esercitate. Qualora ciò non sia possibile, viene sospesa anche la retribuzione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale, o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.

«Il nostro sindacato – spiega il segretario UIL FPL di Verona Stefano Gottardi – è sempre pronto ad affrontare gli argomenti più attuali, con la professionalità adeguata alla materia da trattare, pronti al confronto propositivo per un futuro migliore».