Pietre d’inciampo per non dimenticare

È stata presentata la posa delle prime Pietre d’inciampo nel veronese, in programma il 31 maggio nei comuni di Isola della Scala e Trevenzuolo, per la UIL di Verona ha partecipato la Segretaria Generale UILPA Micaela Petrilli che ha dichiarato: “la UIL ha nel proprio DNA la lotta al nazifascismo e Bruno Buozzi, sindacalista del periodo prefascista ucciso nel 1944, è da sempre il suo punto di riferimento ideale per le conquiste che contribuì a realizzare. L’incontro di oggi deve ricordarci che tutti noi dobbiamo impegnarci, affinché ai giovani arrivino le testimonianze di quanti hanno vissuto sulla propria pelle le atrocità ed i massacri del secolo scorso.

Quando i sopravvissuti alla deportazione ed ai campi di sterminio non potranno più far sentire la loro voce e la loro testimonianza diretta, è necessario che resti il ricordo di tanto orrore e di tanto dolore. Le pietre d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig, poste nei luoghi teatro delle tragedie più improbe, frappongono un ostacolo, ritardano il cammino del passante, lo obbligano ad un ricordo, ad una riflessione sulle vittime dei campi di sterminio nazisti, perseguitate per motivi di religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.

Le nuove generazioni, che non hanno vissuto il conflitto mondiale possono ascoltare così i racconti delle vite di queste persone, riflettere sulle singole storie personali di uomini e donne, che furono deportati e non tornarono più a casa. Le pietre d’inciampo permettono di affrontare la dimensione logica e narrativa delle singole vicende, ma in particolare quella empatica emotiva, perché sono collocate davanti all’abitazione dei deportati per “ricordarsi di ricordare” e vigilare affinché quanto è accaduto non si ripeta mai più.

Dai racconti di vita quotidiana dei deportati si delinea, infatti, un clima storico e politico su cui riflettere e far riflettere, che serva ad abbattere l’indifferenza e spinga le nuove generazioni alla partecipazione consapevole, verso una società più rispettosa dei diritti umani. Le pietre d’inciampo eviteranno l’oblio ed il negazionismo su quanto avvenuto”.