Informazione, dignità, lavoro, libertà. Presidio organizzato dal Sindacato Giornalisti del Veneto

Per la UIL Veneto ha partecipato il referente territoriale Stefano Gottardi, che ha portato il messaggio del Segretario Generale Roberto Toigo al presidio organizzato dal Sindacato dei Giornalisti del Veneto in piazza Bra a Verona.

“Come sappiamo il giornalismo è rimasto fuori dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

Eppure, è fondamentale considerare l’informazione fra i settori strategici da inserire nel piano di ricostruzione del Paese: lavoro, dignità, libertà e tutela degli iscritti e degli organismi di categoria.

L’informazione, per essere libera, di qualità, professionale, deve basarsi sul lavoro regolare, non sullo sfruttamento.

I giovani (e ormai non solo i giovani, visto che sono sempre meno le persone che si avvicinano a questa professione) giornalisti precari, con contratti capestro, con paghe da fame, senza nessuna tutela, sono ostaggi di chi è forte. 

Non possono permettersi di essere liberi e di scrivere le cose come stanno.

I corpi redazionali si assottigliano sempre di più, a discapito della qualità. E ci sono importanti realtà del nostro territorio che – con il pretesto della pandemia – hanno svuotato le redazioni e fanno lavorare i giornalisti da casa. Se questo era plausibile nei mesi del lockdown, oggi appare una forzatura, che mira soltanto a comprimere ancora di più i costi. 

Se i risparmi si traducessero in assunzioni o formazione, potrebbero trovare ragione di esistere. Ma ci risulta che sia per i redattori che per i collaboratori non sia cambiato nulla.

È per questo che oggi siamo qui al vostro fianco! Il nostro lavoro è proprio quello di difendere i diritti dei lavoratori. 

Come forse saprete, i sindacati confederali (Cgil Cisl e Uil) fanno parte a titolo consultivo della Federazione Nazionale Stampa Italiana, alla quale riconosciamo la rappresentanza esclusiva degli interessi della categoria giornalistica. Ma certamente questo non ci impedisce di essere qui oggi. 

Né di avere sempre a cuore la libertà di espressione: due anni fa la UIL aveva consegnato la propria tessera onoraria al giornalista Paolo Borrometi.

Ricordo infine, che proprio nei mesi della pandemia e del lockdown, quando a noi sindacalisti era impedito di entrare nelle aziende, di parlare con i lavoratori, la stampa ci è stata di aiuto fondamentale, permettendo che i nostri messaggi e le nostre battaglie per la sicurezza sul lavoro raggiungessero l’opinione pubblica. 

Voi ci avete dato la voce: oggi la UIL è qui con voi per far sentire ancora più forte anche la vostra voce”.