Incontro con il Ministro del lavoro on. Orlando

Il coordinatore provinciale UIL Veneto Gottardi Stefano insieme ai segretari generali CGIL e CISL ha incontrato il Ministro del lavoro on. Andrea Orlando alla festa dell’Unità di Verona.

L’incontro ha permesso un confronto aperto, chiaro ed esplicito nel quale si sono affrontate tutte le problematiche che sono sul tavolo del governo e di riflesso sul territorio veronese. L’incontro è stato sollecitato dal segretario provinciale del PD veronese Facincani, a cui hanno i nostri ringraziamenti.

Massima disponibilità dimostrata da parte del Ministro nei confronti di CGIL, CISL e UIL, che ha accettato la discussione anche su argomenti spinosi come la sicurezza nei posti di lavoro, il lavoro precario, che è in forte aumento nel comparto agricolo e turistico. In quest’ultimo la grave mancanza di personale si è per la prima volta manifestata massicciamente anche alla combinazione COVID e reddito di cittadinanza.

Come UIL veronese ci siamo soffermati nella carenza di professionalità che mette a rischio la qualità dei prodotti e dei servizi della provincia di Verona. Inoltre, nel comparto turistico e sanitario, siamo di fronte a una grave crisi che ha prodotto e produrrà nel breve periodo una riduzione dell’offerta, depotenziando la capacità produttiva che le nostre strutture sarebbero in grado di offrire.

Gottardi ha posto l’attenzione alla crisi che si sta affacciando nel settore socio-sanitario e sanitario, da cui proviene e conosce molto bene, in quanto la mancanza di una corretta programmazione del personale in entrata (nuove assunzioni) ha determinato negli ultimi anni una carenza cronica di personale sanitario, in primis medici e infermieri, che aumenterà con la mancata vaccinazione di alcuni di essi.

Con lo sblocco imminente dei concorsi pubblici nel Servizio Sanitario Nazionale annunciato in questi giorni dal Ministro Brunetta, e confermato dall’on. Orlando, “dopo anni di paralisi di assunzioni abbiamo il forte timore di assistere ad una emorragia di personale, soprattutto giovane, che dopo anni di permanenza nel nostro Sistema Sanitario Veneto torneranno nei luoghi di origine, indebolendo i nostri ospedali” afferma Gottardi, “e di questo dobbiamo iniziare a preoccuparci!”.