«L’anno nuovo si apre come quello vecchio, con il tragico computo dei morti sul lavoro. E’ una situazione inaccettabile, ci vuole una presa di coscienza forte delle istituzioni e degli enti preposti». Il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo e il coordinatore provinciale di Treviso Gian Luca Fraioli commentano così l’incidente che si è verificato lunedì in una cava a Villorba.
«Secondo l’Inail, nel 2022 il Veneto è secondo solo alla Lombardia (135 vittime qui, 225 nella regione più industrializzata d’Italia ) per numero di decessi sul lavoro. Abbiamo manifestato, protestato, portato le istituzioni, le parti datoriali e tutti i soggetti coinvolti attorno ad un tavolo per rinnovare il Piano per la Sicurezza. Facciamo incontri e formazione nei luoghi di lavoro, ma questa attività non può essere solo sulle spalle dei sindacati. Occorre che chi ha il compito di controllare, formare, prevenire, investire, lo faccia. Parole e documenti – concludono Toigo e Fraioli – non servono più: occorrono fatti concreti».