“Al lavoro nero si aggiungono anche altri scenari illegali e, per questo, preoccupanti, su cui bisogna vigilare a tutti i livelli. Ce lo prova il caso scoperto in queste ore dalla Guardia di Finanza di Vicenza: 4 lavoratori clandestini impiegati in una azienda tessile di Montecchio Maggiore, in cui sono state anche rilevate importanti irregolarità sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. Operai senza permesso di soggiorno che erano occupati anche a cucire tessuti di brand internazionali in condizioni pericolose; lavoravano senza dispositivi di protezione individuale, in ambienti non a norma con rifiuti sul pavimento, adoperando macchinari privi degli impianti di sicurezza. Una situazione vergognosa che, come Uil Veneto, condanniamo senza se e senza ma. Lavoro deve essere sinonimo di legalità, dignità, sicurezza e tutti dobbiamo collaborare e fare la nostra parte per garantire questi valori irrinunciabili, anche i grandi marchi, che devono vigilare sull’intera filiera produttiva e non pensare solo al prezzo finale.
Bisogna garantire i giusti controlli e agire tempestivamente, ricordando che la ricetta magica non esiste. Tutte le parti in causa devono lavorare per creare e rafforzare sempre di più la cultura del “giusto”.
Sono le parole di Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, in merito all’operazione di salvaguardia della legalità che le forze dell’ordine vicentine hanno realizzato con successo e a cui “va tutta la nostra gratitudine, perché ci aiutano a fare emergere situazioni come questa”.