Migranti. Uil Treviso: “Nella Marca l’integrazione c’è, lo dicono i numeri”.

“L’immigrazione? Bisogna superare l’immagine collettiva che la inquadra solo come un problema e trasformarla in un’opportunità. Del resto sono anche i numeri che ce lo confermano: nella Marca Trevigiana, infatti, ad oggi si registrano 35mila stranieri occupati, suddivisi principalmente tra Industria (abbiamo aziende dove i ruoli non impiegatizi sono coperti solo da immigrati), Agricoltura (dove sono circa il 76% della forza lavoro di supporto presente) ed edilizia. Evidenzio, inoltre, che ben l’80% degli immigrati presenti in provincia di Treviso, che rappresentano il 10% della popolazione, hanno permessi stabili, di lunga durata, e questo significa che hanno quindi le carte in regola e che l’intento è quello di integrarsi col territorio. Non facciamo di tutta l’erba un fascio”.

Ad intervenire sul tema dell’immigrazione è il coordinatore di Uil Treviso Gian Luca Fraioli che ribadisce anche “il concetto che il Governo debba smetterla di scaricare tutte le responsabilità sui Comuni e i Sindaci in tema di immigrazione e debba, inoltre, garantire maggiore personale alle Prefetture in modo da superare le lungaggini della burocrazia (molti stranieri rimangono parcheggiati senza documenti per mesi nei nostri territori e questo non va bene) per favorire una corretta integrazione”.

“I migranti continuano ad arrivare in Veneto. Anche Treviso sta facendo la sua parte nell’accoglienza – ha aggiunto Fraioli – ma non è sempre facile: da Roma ci vengono inviati stranieri senza un piano vero e proprio. Un mix di persone di varia età che, non appena arriva nel nostro territorio vanno mappate. Sarebbe più opportuno, invece, anche per rendere più efficiente l’integrazione, che i migranti arrivassero già mappati e con i documenti in regola. Inoltre sarebbe opportuno che dai territori arrivasse a livello centrale anche un documento preparato con le imprese in cui si evidenziano le carenze e quindi le necessità lavorative. Un modo per incrociare domande e offerte nel lavoro: ricordo che molte aziende sono anche disposte a fare formazione gratuitamente e a fornire lavoro ai 50enni e over50 qualora diano garanzie di continuità nel loro impiego”.

“I migranti devono essere percepiti come una opportunità: molti di loro decidono di diventare stanziali a Treviso. La Marca diventa la loro casa a tutti gli effetti, pagano le tasse, i loro figli vanno a scuola, contribuiscono nella forza lavoro e dimostrano quotidianamente di voler far parte della comunità a 360 gradi. La Uil, per esempio, lo tocca con mano leggendo le pratiche di patronato per i servizi immigrazione in cui si registrano, rispetto al 2022, nel solo periodo gennaio- agosto, un aumento del 20% che sarà maggiore ulteriormente col calcolo che faremo fino a dicembre”.

Nella foto è presente il coordinatore Uil Treviso insieme ai Dirigenti sindacali Uil del settore metalmeccanico-industria