“I trasporti, sia su ferro che su gomma, qui a Belluno, sono un incubo. Quello su ferro lo abbiamo già denunciato recentemente. Oggi i nostri ragazzi non riescono a ricevere un servizio degno di questo nome. Ho deciso di verificare insieme agli studenti i disservizi, di monitorare la situazione e quindi di agire per trovare delle soluzioni concrete. Non è possibile che la nostra provincia sia trattata come una Cenerentola. A farne le spese sono sempre le persone. Per fortuna, inoltre, che si parla tanto di ambiente, di comportarsi consapevolmente per salvaguardarlo, ma qui in mezzo alle montagne è difficile trovare risposte nei mezzi pubblici per spostarsi, siamo davvero costretti tutti a usare la propria macchina. Ed eccoci circondati da smog e da sempre più malattie respiratorie”.
A lanciare l’allarme sui trasporti pubblici nel bellunese è Sonia Bridda, coordinatrice della Uil Veneto Belluno che, oggi, ha cominciato la lotta per un servizio migliore. Ad aiutarla sono i giovani: “Oggi mi sono recata in stazione e alle fermate degli autobus per toccare con mano la situazione. Ho incontrato e parlato con diversi ragazzi delle scuole che ho trovato in quel momento. Ci siamo confrontati, ad esempio, su Dolomitibus: nella parte alta della provincia i problemi sono più accentuati. Ad Agordo, ad esempio, in un mese un ragazzo è rimasto a piedi 2 volte. Un altro tre. Motivo per cui entrambi i ragazzi hanno dovuto chiedere aiuto ai genitori. E’ davvero surreale. Ricordiamoci che il servizio non è regalato e che i genitori lavorano. Il disagio è importante e va affrontato velocemente”.
“Mi sono anche confrontata con un lavoratore che, uscito da un turno di lavoro, ha dovuto attendere l’autobus più di un’ora prima che arrivasse. Significa che le corse poi si accavallano e non sempre si trova posto per sedersi durante il viaggio. Ho anche parlato con un autista che mi ha raccontato come non sia più la Dolomitibus di due anni fa. Ritardi, corse che saltano, autobus in cui le persone sono ammassate come sardine e sempre di più sembrano una specie di fantasmi”.
“Le persone sono esauste per la situazione. – ha evidenziato Bridda – Le riunioni, a più livelli, continuano. Intanto io proseguirò le mie cosiddette interviste per capire quali sono le problematiche direttamente da chi viaggia ogni giorno. In particolare continuerò a incontrare gli studenti del territorio con cui oggi è stato bellissimo il confronto”.