Lavoro nero nel trevigiano. Uil Veneto: E’ una piaga in cui, sfruttando i lavoratori, si alimenta l’evasione fiscale, che ci toglie servizi utili

“E’ impressionante il bilancio che si è concluso grazie ad un’operazione effettuata recentemente dalla Guardia di Finanza di Castelfranco Veneto in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del lavoro di Treviso: dieci ristoranti su quattordici sono risultati irregolari in quanto impiegavano lavoratori in nero. Per questo motivo sono stati pesantemente sanzionati e la loro attività è stata momentaneamente sospesa. Premesso che ringraziamo sempre le forze dell’ordine per il lavoro capillare di controllo che svolgono per contrastare questa forma spregevole di illegalità, devo ricordare che come Uil Veneto condanniamo senza se e senza ma questa situazione del lavoro nero, una piaga che è difficile da arginare, curare e vincere. Una situazione in cui i lavoratori vengono sfruttati, vengono sottopagati, senza un contratto che li tuteli anche nelle norme di sicurezza. Uno scenario lavorativo deleterio per l’intera società in cui il prezzo finale per il consumatore diventa sempre più alto e dove viene alimentata sempre più l’evasione fiscale che ci toglie servizi, anche utilissimi come quelli sanitari e sociali. Basta: è ora di cambiare rotta per un paese più giusto”. Sono le parole del segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo in merito ai controlli che le forze dell’ordine hanno svolto per contrastare il lavoro nero e l’abusivismo nel territorio trevigiano.