“Dove regna il lavoro nero state certi che la sicurezza è una chimera. Parliamo di una realtà che non ci piace e che contrastiamo con tutte le nostre forze ogni giorno in tutti i territori veneti. Oggi questa piaga ha colpito la provincia di Verona in cui, grazie all’importante lavoro della Guardia di Finanza di Soave, sono stati scoperti ben 36 lavoratori ‘in nero’, dei quali 12 addirittura migranti irregolari, durante alcuni controlli effettuati nelle tenute vinicole della zona. Come Sindacato ricordo che il lavoro nero ingrassa l’evasione fiscale che, a sua volta, intacca i nostri servizi, come quelli sanitari. Se tutti pagassero le tasse, infatti, è evidente che ci sarebbero più risorse per potenziarli. Invece siamo qui, ancora una volta, a condannare questa situazione di vergognosa illegalità che ci allontana da quel Paese giusto che vogliamo, anche e soprattutto per i nostri giovani”. Lo dice Giuseppe Bozzini, coordinatore della Uil Veneto-Verona, dopo aver appreso la notizia dell’ennesima irregolarità nell’ambito lavorativo.