Tre arresti per caporalato a Padova. La condanna del lavoro irregolare e non sicuro di Uil Veneto-Padova

“Ancora sfruttamento nel mondo del lavoro. Ancora sfruttamento di lavoratori stranieri provenienti dal Bangladesh. Questa volta la vergognosa situazione scoperta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Ispettorato territoriale del lavoro e la Polizia locale, si è verificata a Padova, nello specifico nel mercato agroalimentare. Qui sono state arrestate tre persone per caporalato. Dalle prime informazioni che si stanno apprendendo in queste ore, sembrerebbe che più di venti operai lavoravano in condizioni di vero e proprio sfruttamento, senza tutele di alcun tipo, senza sicurezza. Alcuni di questi operai, inoltre, erano costretti a vivere in alloggi fatiscenti. Ancora una volta viene portata alla luce una condizione lavorativa irregolare, condivisa da più operai che, sotto minaccia, lavoravano. Come sindacato condanniamo senza se e senza ma quanto è stato scoperto dagli organi competenti che ringraziamo sempre per il lavoro di controllo e di repressione delle illegalità che svolgono quotidianamente per la collettività. Basta lavoro nero, basta lavoro abusivo ed illegale. Basta caporalato. Per un Veneto più giusto vogliamo poter garantire un lavoro con contratto regolare, con diritti, con sicurezza”. Lo dice il coordinatore della Uil Veneto-Padova, Massimo Zanetti.