Nel veronese 33 braccianti indiani ridotti in schiavitù. L’ente bilaterale è la ricetta di Uil Veneto

“La lotta allo sfruttamento, alla schiavitù e al caporalato, anche per il territorio di Verona, passa dall’utilizzo degli enti bilaterali dove imprese e sindacato (nel caso di Uil Veneto, il sindacato delle persone), attraverso politiche attive del lavoro, possono favorire qualità del lavoro e servizi adeguati alle imprese.
Verona ha il più importante ente bilaterale in agricoltura con il quale poter incrociare domanda e offerta di lavoro. Serve coraggio e innovazione nel mercato del lavoro affidando ai sindacati un ruolo chiave nell’emersione e nella formazione sulle competenze e diritti delle persone.
Rimane importante il ruolo degli enti locali per quanto riguarda trasporti e alloggi e casa, ma la funzione essenziale di incrociare domanda offerta di lavoro va affidata alla bilateralità con norme e risorse adeguate. La ricerca, lo studio, i convegni servono per creare la cultura della legalità, ma se non introduciamo tutti quanti insieme iniziative concrete e una seria repressione verso lo sfruttamento delle persone si rischia di non cambiare nulla. Così come avviene nei paesi nordici un sindacato in grado di concorrere alla gestione del mercato del lavoro può diventare la soluzione adeguata per uno sviluppo economico che rispetti il lavoro e la dignità delle persone”. Lo hanno detto Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto e Giuseppe Bozzini, coordinatore Uil Veneto Verona.