DFS chiude il Fondaco dei Tedeschi, sconcerto a Venezia

“Avevamo notizie di uno stato di sofferenza, ma certamente non potevamo aspettarci una decisione così drastica da parte di DFS”.
Caterina Boato di Filcams Venezia, Nicola Pegoraro di Fisascat Venezia e Fabio Marchiori di Uiltucs Venezia, i tre segretari di categoria, hanno saputo solo stamattina del destino del Fondaco dei Tedeschi. “Sono state convocate – confermano – le RSA per la comunicazione dell’avvio della procedura di mobilità. Emerge che dal 2020, solo a Venezia, DFS abbia accumulato più di 100 milioni di euro di perdite. Il core business del Fondaco erano i “travel retail”, i viaggi organizzati per fare shopping di lusso, soprattutto provenienti dal mercato asiatico. Negli anni scorsi, le perdite di Venezia erano state in parte colmate con i profitti accumulati da DFS in giro per il mondo. Ma il mercato del lusso sta vivendo una crisi epocale e la chiusura di Venezia è solo una di un più ampio processo di ristrutturazione di DFS, che chiuderà anche altre sedi”.
“Ci è anche stato comunicato – aggiungono i tre sindacalisti – che DFS dovrà restituire l’immobile alla proprietà, Edizione Holding, a settembre 2025. È presumibile quindi che i negozi chiuderanno non più tardi della prossima primavera”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs sono già in contatto con le istituzioni. “Ci sarà una riunione dell’Unità di crisi della Regione Veneto e incontreremo anche l’amministrazione comunale di Venezia. Nei prossimi giorni convocheremo un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori, per accompagnarli e supportarli in questo momento così delicato. Anche le segreterie confederali di Cgil Cisl e Uil sono al nostro fianco, a difesa e tutela dei lavoratori”.