Venerdì 29 novembre Uil e Cgil hanno indetto lo sciopero generale per l’intera giornata/turno di lavoro, per cambiare la manovra di bilancio che condanna lavoratori e pensionati a 7 anni di austerità. La manifestazione di Venezia è stata presentata oggi dal segretario generale di Cgil Venezia Daniele Giordano e dal coordinatore provinciale di Uil Veneto Venezia Giuliano Gargano.
Nella nostra provincia, la manifestazione si svolgerà a partire dalle 9.00 con ritrovo nel piazzale della Stazione ferroviaria di Mestre; il corteo percorrerà via Cappuccina e via Carducci, per concludersi in Piazzale Donatori di Sangue. Sul palco, interverranno lavoratori e lavoratrici del territorio. Per i sindacati, lo stesso Giordano e la segretaria generale di Uiltec Daniela Piras.
“Apriremo il corteo con uno striscione contro la violenza sulle donne – ha spiegato Giordano – i dati ci mostrano una situazione ancora drammatica per le donne nel nostro Paese, un tema che non può essere ignorato, anche oltre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne che cade nella settimana dello sciopero. Oggi stesso chiederemo al Prefetto di Venezia di istituire un tavolo permanente sulla violenza nei posti di lavoro. Violenza che può essere fisica, psicologica ed economica e che va affrontata a 360 gradi”.
Al centro della manifestazione, i contenuti della manovra finanziaria, che dà risposte sbagliate al Paese. Il tardivo incontro del Governo con le parti sociali non ha portato nessuna modifica ad una legge finanziaria che danneggia profondamente lavoratori e pensionati.
“E che ha ricadute – ha aggiunto Gargano – anche nel nostro territorio: le aziende attive nel veneziano sono passate 25.159 del 2021 a 24.954 nel 2023. Le domande di Naspi accolte sono passate da 34.988 nel 2021 a 41.388 nel 2022 fino a 43.861 nel 2023. E per quanto riguarda la Cassa Integrazione, nel confronto tra il 1° semestre 2023 e il 1° semestre 2024 si ha un aumento da 1.059.000 ore a 2.363.000, con una crescita del 123%”.
“Lo sciopero è nazionale – ha confermato il segretario di Cgil Venezia – ma ci sono implicazioni locali: nella finanziaria non c’è traccia di fondi per la Legge Speciale, per la proroga della ZLS o per il rilancio di Porto Marghera”. “Cgil e Uil hanno organizzato più di 400 assemblee per illustrare i motivi della mobilitazione – ha chiuso Gargano – durante le quali abbiamo percepito scoramento e rassegnazione nei lavoratori: ecco perché è necessario andare in piazza e portare avanti la piattaforma sindacale: aumento di salari e pensioni, finanziamento di sanità, istruzione e servizi pubblici, investimenti nelle politiche industriali per fermare il declino del Paese e della nostra regione”.