TPL, a Venezia non è solo una questione locale

Un tavolo tecnico e uno istituzionale che procedono di pari passo per affrontare e risolvere la questione del trasporto pubblico locale a Venezia. È il risultato ottenuto durante l’incontro che ha visto oggi istituzioni e sindacati a confronto.

Per i lavoratori erano presenti Cgil, Cisl e Uil Venezia con le rispettive categorie dei trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti).

«Il trasporto a Venezia non è una questione solo locale – commentano i segretari Ugo Agiollo, Paolo Bizzotto e Igor Bonatesta – ma di interesse nazionale, anche in considerazione della centralità internazionale di Venezia. Per questo siamo soddisfatti che la nostra proposta di individuare un luogo di discussione, confronto e programmazione sia sfociata nella nascita di questo tavolo, che vedrà presenti Il Ministero dei Trasporti, la Regione Veneto, il Comune di Venezia e le Organizzazioni Sindacali.

Purtroppo l’azienda di trasporti ha problemi strutturali, che la pandemia ha acuito. Come da tempo ricordano le Organizzazioni sindacali, per anni abbiamo “mantenuto” il servizio con il turismo: adesso dobbiamo ripensare a una mobilità integrata gomma acqua che tenga conto delle mutate condizioni e che non perda la sua natura di servizio essenziale. A Venezia non c’è alternativa alla navigazione e non possiamo tagliare fuori, per esempio, i collegamenti con le isole della laguna».

Cgil Cisl e Uil Venezia hanno chiesto inoltre tempi e risorse certe per i ristori che coprano le difficoltà economiche dell’ultimo biennio. In merito a questo, i rappresentanti del Ministero hanno affermato che sono stati stanziati circa 1 miliardo e 800 milioni di euro per i ristori a livello nazionale, che potrebbero essere sufficienti per ripianare i deficit 2020. Anche per definire questo, si riunirà il tavolo tecnico-istituzionale.

«Lo dobbiamo ai lavoratori – concludono Agiollo, Bizzotto e Bonatesta – che devono poter lavorare in sicurezza e riportare il servizio agli standard necessari per quando si tornerà a pieno regime».