“Purtroppo l’80 per cento degli incidenti, anche mortali, in agricoltura accade perché il trattore si rovescia. In attesa che venga chiarita la dinamica del tragico incidente ricordo che spesso questo tipo di infortuni si verifica perché il mezzo impiegato per il lavoro sui campi era obsoleto o era privo delle misure di sicurezza. E’ importante che i macchinari che vengono scelti per lavorare i campi rispettino tutte le norme di sicurezza per ridurre il rischio di incidenti sul lavoro che possono essere anche fatali. Chi lavora il proprio terreno crede di conoscerlo e, pertanto, spinto da questa fuorviante convinzione, non sempre mette in atto tutte quelle accortezze che sono indispensabili e rappresentano un vero salvavita quando si sta lavorando. La Uil, esprimendo il suo cordoglio alla famiglia della vittima, ricorda l’importanza della prevenzione e della sicurezza che si conquistano anche impiegando mezzi più moderni e al passo con i tempi. ”.
Giuseppe Bozzini, coordinatore della Uil Verona, interviene con queste parole in merito alla morte sul lavoro che ha coinvolto oggi un agricoltore mentre stava lavorando in un campo a Soave, nel veronese.
“In Veneto, nei primi sette mesi dell’anno, ci sono registrati 52 morti sul lavoro – ha aggiunto Bozzini – motivo per cui va portato avanti il percorso intrapreso con le istituzioni e le altri parti sociali sulla sicurezza sul lavoro: più formazione, più risorse, più controlli, più prevenzione”.